Eccomi nuovamente operativo per una nuova stagione. Il 2018 sarà l’anno probabilmente più importante. Ad Agosto si terranno i campionati Europei a Berlino. Il mio obiettivo è quello di qualificarmi sulla distanza della maratona. Sarà dura ma ci proverò fino in fondo. Anzi ci sto già provando e tra poco vi racconterò tutto ma partiamo dal dopo maratona di Settembre.
Dopo Berlino 2017 ho avuto molti problemi fisici che mi hanno appesantito anche mentalmente. All’inizio un problema al bicipite femorale associato ad una stanchezza fisica non mi hanno permesso di riprendere al meglio con gli allenamenti. Quando passava un po’ la stanchezza usciva il fastidio al tendine d’achille, quando passava il tendine tornava il fastidio sotto il gluteo. Fino a fine Novembre ho continuato con pochi km e molta fisioterapia. Il 24 di quel mese ho provato a correre una mezza maratona a Milano ma al km 13 ho dovuto fermarmi a causa di dolori intestinali fortissimi. Le varie analisi successive hanno riscontrato micro calcoli ai reni con conseguenti coliche. Ho iniziato una cura e piano piano ho ripreso con km e allenamenti di nuovo discreti. Sotto Natale avevo recuperato quasi completamente sia fisicamente sia mentalmente.
Un altro aiuto è arrivato dalla mia azienda nella quale lavoro, la Cogne Acciai Speciali.
Infatti da inizio anno mi hanno concesso un’aspettativa non retribuita straordinaria fino a metà aprile. Data in cui usciranno i convocati per gli Europei. Così ho iniziato ad effettuare carichi di allenamento mai fatti prima. La stanchezza che avevo negli allenamenti quando lavoravo è diminuita sensibilmente riuscendo a recuperare molto più in fretta ed allenandomi meglio. Il problema rimaneva il freddo e la neve che nella nostra valle sono frequenti nei mesi di dicembre e gennaio. Così parlando col mio amico Xavier Chevrier, campione europeo di corsa in montagna, mi ha detto che lui ed i ragazzi della nazionale della montagna avrebbero effettuato un raduno di 10 giorni in Puglia per poter allenarsi al caldo.
Il 21 gennaio, dopo un ottimo allenamento collinare a Milano col gruppo Rondelli, mi sono spostato insieme all’ideatore del raduno Francesco Puppi a San Pellegrino Terme dove siamo stati ospitati da Nadir Cavagna. Lunedì alle 4.00 eravamo in piedi ed il papà di Nadir ci ha portati in aeroporto. Abbiamo incontrato tutti gli altri atleti e alle 6.35 siamo partiti verso Brindisi. Alle 8.30 eravamo già in Puglia e dopo aver noleggiato le auto ci siamo messi in viaggio verso Scala di Furno, un posto tranquillo tra Porto Cesareo e Torre Lapillo. Tito Tiberti aveva già preso possesso della casetta da alcuni giorni.
Arrivati a destinazione ci siamo divisi nei tre appartamenti. Il primo (Casa Sole), un po’ più grande, lo abbiamo adibito a Cucina ed all’interno abbiamo dormito io, Xavier e Bernard Dematteis. Nel secondo si sono riuniti i bergamaschi con Nadir, Alex Baldaccini e Nicola Bonzi. Nel terzo, più piccolino, c’erano Tito con Paolo Germanetto, Francesco con Martin Dematteis ed è stato adibito a studio fisioterapico. Gli allenamenti sono passati velocissimi con questi grandi atleti.
Il mio programma prevedeva 30 km al giorno divisi tra mattina e pomeriggio. Il giorno più duro è stato mercoledì 24 dove ho corso un 5000 su strada la mattina in 15.25 con Francesco e seguito in bici da Tito. Nel pomeriggio insieme a tutti gli altri un bel 8×1200 sempre su strada corsi ad un ritmo di 2.55/2.57 al km.
Abbiamo visitato posti meravigliosi della Puglia. Siamo stati a pranzo al ristorante L’incanto situato proprio sul canale del Ciolo a Gagliano del Capo, abbiamo corso fino al Capo di Santa Maria di Leuca, abbiamo visto il tramonto a Portoselvaggio, abbiamo mangiato la pizza a Lecce, abbiamo corso su tutta la costiera di Porto Cesareo e ci siamo inoltrato nell’entroterra tra ulivi e cascine. Siamo stati ospitati e trattati in modo indescrivibile da Luca Scarcia, organizzatore del campionato mondiale allievi di corsa in montagna 2017 e del mondiale master sempre di corsa in montagna che si terrà nel 2019. Oltre a viziarci con continue crostate fatte in casa, ci ha ospitato nel loro Ristorante di famiglia “Morfeo” ad Ugento che consiglio a chiunque passi da quelle parti. Abbiamo girato Gallipoli di corsa correndo la mezza dello Jonio come allenamento.
Abbiamo mangiato pesce buonissimo, cucinato da Chef Puppihno, accompagnato da patate al forno fatte dal buon Xavi. Poi si lavavano i piatti.. già i piatti.. e come decidere a chi toccava? Beh tirando i dadi. Ho capito che nel gioco non sono proprio fortunato. All’inizio uscivamo sempre io e Paolo ma poi, per fortuna, i numeri si sono alzati anche per noi e anche gli altri hanno iniziato a lavare.. tranne Nadir che forse ha lavato una volta in dieci giorni.. fortunello.
Qualcuno è rientrato prima come Tito (il quale ringrazio per aver trovato gli appartamenti ed averci fatto scoprire posti stupendi) tornato giovedì 25, il Balda ed il Bonzino che sono tornati venerdì 26, poi è toccato al buon Xavi (che ringrazio per avermi fatto entrare in questo fantastico gruppo) rientrare lunedì 29.
Ci siamo divertiti molto e i dieci giorni sono volati in fretta.
Il 31 gennaio sono partiti tutti gli altri, tranne me. Eh sì, io mi sono fermato mercoledì e giovedì a Brindisi per poi prendere il treno verso Napoli venerdì mattina. Sono arrivato ai piedi del Vesuvio nel pomeriggio appena in tempo per una corsetta e poi mi sono presentato dagli organizzatori della Napoli Half Marathon alla quale ero iscritto da qualche settimana. Sabato doppia corsetta, la mattina da solo e pomeriggio col compagno di stanza conosciuto in occasione della gara, il forte moldavo Roman Prodius (1h03′ di PB in mezza e 2h11′ in maratona).
Domenica mattina ci siamo svegliati con vento e pioggia forte ma per fortuna alle 7.30 si è alzato il tempo e alla partenza delle 8.30 il tempo era favoloso.
Avendo caricato con 400 km in 15 giorni non sapevo cosa aspettarmi. Con coach Rondelli avevamo pianificato di correre in 66’30” ma essendo carico pensavo di correre tra 67′ e 68′. La partenza è stata da Fuorigrotta con direzione lungomare di Napoli. Mi sono goduto la gara senza andare fuori giri. Sono rimasto solo ma ho “risucchiato” gli avversari che saltavano davanti ed ho corso regolare fino al traguardo correndo col mio secondo miglior tempo di sempre in 66’21” che mi da molta soddisfazione.
Questa tranquillità purtroppo si è spenta 7 giorni dopo Napoli. Durante un allenamento impegnativo con il gruppo di Rondelli a Milano (4×5000 recupero 1000 corso interamente in pista) ho avvertito un dolore alla sacro iliaca sinistra. Correndo non ho dato peso ma a fine allenamento, appena mi sono fermato, non riuscivo più ad appoggiare il piede. Nella risonanza magnetica fatta in settimana è uscita una forte infiammazione con rischio di microfrattura.
Le mie speranze di partecipare agli Europei stanno svanendo ogni giorno di più. Sto cercando di recuperare in tempi record ma ormai siamo già a 15 giorni che faccio solo bici e nuoto con cure di magnetoterapia ma la preparazione se ne sta andando insieme al mio sogno. Purtroppo nella vita bisogna avere anche tanta fortuna. Ed io, in quella sportiva, ne ho avuta veramente poca.